IoT che cos’è? Esempi e riflessioni su privacy e sicurezza


IoT che cos’è? Esempi e riflessioni su privacy e sicurezza

IoT: che cos’è?

Nel corso dell’ultimo anno abbiamo sentito parlare, molto spesso, di Internet of Things o se preferiamo in italiano di Internet delle Cose, ossia la possibilità di rendere “smart” tutti quegli oggetti di uso comune come ad esempio: la sveglia, le scarpe da ginnastica, i termostati, l’auto, l’elenco è infinito dato che ognuno di noi in teoria potrebbe creare qualunque cosa con Arduino o Raspeberry PI

IoT: esempi

Che significa rendere “smart” una sveglia? Beh… Ad esempio una “sveglia smart” potrebbe controllare il traffico lungo tragitto casa-lavoro e in caso di bisogno anticipare la nostra sveglia mattutina; un altro esempio di applicazione di IoT che sarà a breve sul mercato automobilistico ce lo porterà Ford con la futura versione del suo Ford Sync Connect che, fra tutta una serie di possibilità, permetterà anche lo sblocco delle portiere tramite app e l’accensione del motore da remoto.

IoT: privacy

Quasi sicuramente l’IoT sarà sempre più presente nei prossimi anni nella nostra vita di tutti i giorni, un po’ perché in fondo quasi tutti noi siamo attratti da qualunque cosa sia “smart” e un po’ perché effettivamente l’IoT, almeno per alcune cose, ci potrebbe veramente semplificare alcune attività giornaliere, ma solo in pochi, secondo me, hanno considerato l’impatto devastante che avrà sulla privacy sulle masse. Tutte le attività e scelte che facciamo “offline” durante la nostra vita quotidiana diventeranno “online”; ad esempio sono quasi convinto che in un futuro non tanto lontano il frigorifero ci potrà scrivere una email o inviarci una notifica sul nostro cellulare con scritto “guarda Andrea, hai finito il latte lo dovresti passare a prendere” (la versione per single potrebbe essere “guarda Andrea, hai finito qualunque cosa nel frigo, stasera ordina una pizza oppure organizzati per un aperitivo. 😉 ” ), e magari, sempre il nostro frigorifero del futuro, ci permetterà di consultare quello che dovremmo comprare direttamente dal supermercato suggerendoci anche la quantità facendo una piccola analisi dei nostri consumi. Bellissimo!!!!!

Ma se il nostro “frigo del futuro” comunicasse questi dati a terzi (magari in cambio in fase di acquisto di un prezzo più aggressivo) per fornirci una pubblicità sempre più mirata (probabilmente venduta al pubblico con il termine “esperienza coinvolgente”)?

Sicuramente a mio avviso è un argomento importante spesso sottovalutato, soprattutto in ambito aziendale dove sarà cura degli amministratori IT garantire che non venga condiviso nessun dato sensibile.

IoT: sicurezza

L’Internet delle Cose implica che i nostri dispositivi, per un concetto intrinseco, saranno collegati ad internet il che li espone a tutte le problematiche relative alla sicurezza del caso, ma cosa succede quando a causa di una falla nel firmware il dispositivo viene violato? Prendiamo spunto da un fatto realmente accaduto: OnStar RemoteLink è il sistema IoT di General Motors che comprende sblocco porte ed avvio del motore della propria autovettura GM, si ha notizia che dallo scorso luglio il sistema a causa di una falla di sicurezza permetteva ad un “furbacchione” di rubare l’autovettura prendendone il controllo via software. Ok la falla è stata sistemata nel giro di qualche giorno, ma siamo sicuri di voler affidare la nostra sicurezza su strada ad un’app? E se il nostro “furbacchione” avesse voluto farci fare un incidente?

Un altro aspetto di cui non si parla tanto è quello delle cosidette IoT bonet, ossia reti di dispositivi violati e utilizzati per inoltrare spam, malware su internet quando va bene o, quando va male, utilizzati per compiere complessi e potentissimi attacchi DDOS, basta cercare su Google DDOS IoT oppure IoT bonet per approfondire e comprendere meglio la portata del problema. Cosa succederà in futuro con sempre più dispositivi collegati? I produttori come risolveranno il problema?